sabato 20 novembre 2010

social network


C'è questo animale che sapeva scrivere.
“Ma che animale era?”. Scegli tu, quello che ti viene da immaginare.
“Ma aveva il pelo?”. Quando non si depilava.
“Ma cosa scriveva?”. Non è importante, facciamo che scriveva di tutto.
“Ma chi gli aveva insegnato a scrivere?”. Senti, basta con le domande, posso continuare?
La cosa stupefacente non sta nel fatto che fosse in grado di farlo, quanto che sapesse fare solo quello. Davvero. Non sapeva mangiare, non sapeva cacciare, non sapeva arrampicarsi, non sapeva sapere, non sapeva nonare, non... no: solo scrivere. Non aveva manco mai emesso una parola. Solo scritte.
Per fortuna c'erano i social network! Perché così riusciva ad avere rapporti sociali. Anche se erano tutti finti. Non perché virtuali, quanto perché nessuno riusciva ad interessarlo particolarmente. Sai com'è: quello scriveva e basta... difficile sorprendere uno nel suo stesso campo!
Una notte però si ritrovò una mail. Era di un'animala che non conosceva. Pareva stronza, come piace a lui, ma lasciava anche trapelare una dolcezza riservata a pochi.
Cominciarono a scriversi.
Decisero di incontrarsi. (andò lei nella tana di lui, perché lui non sapeva manco camminare)(“come non sapeva camminare?!”)(senti, te l'ho detto prima: sapeva solo scrivere! Sei tornato a fare domande fuori luogo?)(“ok, scusa”)(bravo)
Lei era molto carina: occhi grandi, un becco carnoso, il pelo sulla testa acconciato in maniera curiosa... Come pareva dalle mail, si comportava come se non gliene fregasse niente di lui. Eppure era lì.


Sta di fatto che al nostro animale protagonista – non si sa spiegare neanche lui come – capitò una cosa nuova: si ritrovò a stare bene con un altro animale.
E per la prima volta parlò. Parlò davvero molto: raccontò tutta la sua vita, i suoi pensieri, i suoi sogni...
Ma tanto lei era sorda.